Orto dimostrativo di antiche cultivar alpine a rischio di scomparsa

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  • Sempervivum wulfenii

Dove sono finite le antiche cultivar orticole che coltivavano i nostri nonni, così ben adattate ai climi di montagna e di cui ormai si stanno dimenticando la fragranza e l’incredibile sapore?

L’orticoltura moderna ha introdotto via via nuove cultivar che hanno soppiantato le antiche varietà, favorendo i quantitativi e l’aspetto di ortaggi e frutti, spesso a discapito del gusto.

Anche questa tipologia di biodiversità biologica locale è importante da salvaguardare: per questo motivo dal 2014, grazie all’aiuto delle Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana di Morbegno, il Giardino Botanico ha recuperato le antiche cultivar da appositi centri specializzati, quali la Fondazione Svizzera senza scopo di lucro “Pro Specie Rara”, piantandole in un piccolo orto dimostrativo. Le antiche cultivar fornite da “Raetia Biodiversità Alpine” (Teglio, SO) sono: Patate Otto-settimanelle, Patate varietà Parli, Patate varietà Blu di Svezia, Pomodoro Giallo Thum, Pomodoro Principe Nero, Cavolo Cappuccio Hold Steiner Platte, Cavolo Cappuccio Bianco di Montagna, Cavolo Verza Milano. 

 
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